Nuovo fine settimana e nuova uscita per il “Gruppo Astrofili Galileo Galilei APS”, questa volta si muove in “sordina”.  

Reclutati i soci Gianfranco Gentili, Marco Cammerinesi, Fabio Morosi, Davide Di Crescenzo e il sottoscritto, ci siamo “arrampicati” nel Monte che sovrasta Roma-Nord, il Soratte. 

Questo massiccio calcareo è situato, “maestante”, nella Valle Tiberina, fu inoltre sacro a Etruschi, Falisci, Capenati, Sabini, Romani e citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. 

Nel suo cuore si trova il paesino di Sant’Oreste, con i suoi usi e costumi unici, anche se solo a 45 km di distanza da Roma, e soprattutto dai suoi esagerati km di gallerie interne. 

L’evento è nato grazie all’ormai consolidata collaborazione tra il “GrAG” e “l’Associazione Bunker Soratte”, colei che ha permesso il restauro e la rinascita dei labirinti storici, scavati nella montagna; il Bunker conobbe momenti fascisti, nazisti e diventò antiatomico durante la Guerra Fredda. 

Tutt’ora storie e leggende avvolgono questo sito. 

Sabato 07/09 c’è stata un’apertura straordinaria serale, dove centinaia di persone, oltre a percorrere le numerose gallerie del Bunker, sono state accolte dalla nostra associazione.

Appena uscite dal buio sono cadute nella tentazione di osservare ai nostri telescopi, grazie a ciò è nato un connubio fantastico, tanti applausi per la “falcetta” di Luna che aveva fretta di tramontare, al contrario di Saturno che voleva prendere al più presto la scena da vero protagonista. 

Altri oggetti celesti sono stati osservati, tanto da conservare nella memoria i tanti ringraziamenti ricevuti.

Importante, a mio avviso, far capire ai partecipanti gli unici “cannoni” che dovrebbero essere rivolti verso il cielo.