Il prossimo lunedì 11 novembre potremo assistere a un evento astronomico non frequente ovvero il transito del pianeta Mercurio sul disco solare.
Ciò può accadere solo 13\14 volte in un secolo e il prossimo transito avverrà l’8 novembre del 2032.
Il Gruppo Astrofili Galileo Galilei, da sempre impegnato nella divulgazione astronomica, in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo sarà presente all’interno del Parco Foro-Palatino con diverse postazioni e telescopi solari proprio per far osservare il transito di Mercurio a tutti coloro che non vorranno perdere l’evento.
L’occasione di poter osservare il Sole con il passaggio di Mercurio in una cornice come quella di Roma antica è unica ed irripetibile.
Vediamo in pratica cosa accadrà: alle 13:35 (osservando il fenomeno da Roma) ci sarà quello che viene chiamato 1° contatto. Si riuscirà a vedere Mercurio che sfiora il bordo del Sole, alle 16:19 sarà alla distanza minima dal centro del disco solare e alle 19:03 ne uscirà.
Questo tipo di transito si può osservare solo in maggio o in novembre, ovvero all’afelio o al perielio, quando i transiti sono a maggio avvengono ogni 13 o 33 anni, mentre quelli di novembre ogni 7, 13 o 33 anni.
L’orbita di Mercurio è inclinata di circa 7° sul piano dell’eclittica, il che implica che se il pianeta passa tra la Terra e il Sole non sempre si potrà osservare il transito. Infatti per vederlo la Terra si dovrà trovare nei punti che intersecano i piani orbitali, questi punti sono detti nodi e questo accade proprio a maggio ed a novembre.
Mercurio, che ha un diametro di circa 4.879Km e ruota a circa 58 milioni di km dal Sole, durante il suo passaggio, ci apparirà come un puntino scuro sul disco solare, quasi una macchia.
Essendo il pianeta più vicino al Sole ha un’orbita minore da compiere, inoltre per la terza legge di Keplero gira intorno alla nostra stella più velocemente della Terra.
La prima osservazione documentata di questo evento fu effettuata a Parigi dall’astronomo francese Pierre Gassendi, su calcoli di Giovanni Keplero, il 7 novembre del 1631.
Per tutti quelli che vorranno vedere il transito, ricordo che, per motivi di sicurezza, non è possibile farlo a occhio nudo. Osservare il Sole senza le precauzioni opportune può portare alla cecità, per cui non mettete mai l’occhio al telescopio a meno che non sia installato un filtro progettato espressamente per questo compito.