Il Prof. Guido Crossard ci manda una immagine che mostra una serie di fenomeni fotometeorici molto particolari:
Definizione di fenomeni alonari (World Meteorological Organization): a group of optical phenomena in the form of rings, arcs, pillars or bright spots, produced by the refraction or reflection of light by ice crystals suspended in the atmosphere.
La luce del Sole o della Luna può essere rifratta e formare i fenomeni alonari quando passa attraverso i cristalli di ghiaccio esagonali dei cirri, posti tra sette e dodici chilometri di altezza. Gli aloni si differenziano fra loro in base all’elevazione della fonte luminosa e in base alla forma e al movimento dei cristalli di ghiaccio che possono essere piatti o allungati. I ghiacci che formano i fenomeni alonari sono di origine naturale perché gli elementi artificiali presenti nell’atmosfera terrestre tendono a non cristallizzare in poligoni regolari oppure a non cristallizzare proprio. I fumi industriali sono composti da cristalli di carbonio detti fullereni che presenterebbero i requisiti teorici per generare un alone (cristalli ad angoli geometrici fissi, cristallizzazione senza precipitazione, indice di rifrazione noto e stabile). Tuttavia le concentrazioni di fumi industriali nell’atmosfera non sono così alte da consentire un reticolo fullerenico così denso da generare un alone visibile. Questo aspetto smentisce l’idea diffusa sul web che gli aloni possano derivare anche da fumi artificiali o presunte scie chimiche.
Fenomeni alonari più comuni alla latitudine media italiana
Alone a 22° dal Sole (Ruota di Issione). Esso è più frequente dell’arcobaleno e, secondo il fisico Robert Greenler, si manifesta mediamente 70-80 giorni all’anno.
Arco Circumorizzontale (CHA). E’ un arco vicino all’orizzonte che si estende parallelamente ad esso. E’ la base di un alone solare molto esteso e si verifica quando l’elevazione del Sole è superiore a 58°. In Italia è visibile nel periodo da Aprile a fine Agosto. Nei dipinti dal XV al XVII secolo viene scambiato per arcobaleno. Tutt’oggi viene chiamato “arcobaleno che sorride”, oppure ”fire rainbow”, ma non deve esse considerato un arcobaleno.
Arco Circumzenitale (CZA). E’ un semicerchio vicino allo zenit con i colori vividi e il rosso nella parte inferiore, ed il viola nella parte superiore. Quando sono presenti i pareli, con l’elevazione del Sole tra i 15° ed i 25°, c’è un alta probabilità che sia visibile perché si forma con gli stessi cristalli di ghiaccio a forma di piastra orizzontale che formano i pareli.
Parelio a 22° dal Sole.
Alcuni dei fenomeni alonari più rari, ma visibili facilmente dall’Italia
Alone a 46° dal Sole, simile all’alone a 22°, ma più debole e diffuso. Questo alone si forma con gli stessi cristalli dell’Alone a 22°, ma è meno visibile sia per la maggiore dispersione di luce, sia perché i cristalli posti a 46° dal Sole sono più rarefatti.
Alone circoscritto all’alone a 22°, si tratta di un cerchio a forma di ellisse sovrapposto, ma leggermente più largo dell’alone a 22°. Con il Sole alto più di 40° i due aloni si sovrappongono. Notare che l’alone circoscritto e l’Arco Tangente Superiore sono due manifestazioni dello stesso fenomeno che cambia forma alle diverse elevazioni del Sole.
Alone di Hevelius, alone formato da un arco con raggio di 90° da Sole e disegnato e osservato solamente una volta da Hevelius nel 1661. Probabilmente l’alone osservato aveva anche due pareli a 90°.
Rubrica curata da Marco Meniero e Marcella Botti per conto del #GrAG
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