Il 27 settembre scorso, presso la Riserva Naturale di Bomarzo Montecasoli, al fine di festeggiare il compimento del 25° anno della sua istituzione, la Provincia di Viterbo ha organizzato il bellissimo evento “Parchi Narranti”, prevedendo, a chiusura di un itinerario ricco di attività presso i boschi della riserva colorati d’autunno, un lungo assaggio di cielo presieduto dal Gruppo Astrofili Galileo Galilei.

Già in prima serata, un cospicuo gruppo di partecipanti, ha attraversato l’ultimo tratto di bosco per giungere sul pianoro di Montecasoli, dove ha assistito ad un tramonto bellissimo in compagnia del Monte Cimino.

Proprio grazie alla strumentazione del Grag già posizionata, è stato reso possibile improvvisare un fuori programma molto apprezzato. Mediante i telescopi, dotati di appositi filtri, è stato osservato il Sole con particolare attenzione alle macchie solari di cui sono stati fatti brevi cenni sul fenomeno dal quale hanno origine.

E’ quindi giunta l’ora di cena e prima del buio, i presenti hanno potuto gustare nei pressi di una suggestiva già piccola Chiesa in pietra, un rustico aperitivo che oltre ad essere molto apprezzato era condito da un’allegra atmosfera incorniciata in un paesaggio mozzafiato.

Arrivato poi il buio intorno alle 20:30, in assenza di confini, di musica e di luci, sul poggio è iniziato un suggestivo spettacolo: l’osservazione del cielo.

Non poteva mancare il benvenuto a tutti da parte del Grag con un regalo inaspettato: una foto di gruppo scattata dall’astrofila e astrofotografa Egilda Boi, per la cui realizzazione è stato richiesto agli ospiti di rimanere immobili per una manciata di secondi. Il piccolo sforzo ha senz’altro ripagato il pubblico che avrà come ricordo dell’evento anche quello donato dal Grag; una foto insieme alla protagonista della serata, la Via Lattea, che, grazie ad un cielo meraviglioso osservabile dal pianoro e poco disturbato dal fenomeno dell’inquinamento luminoso, ha permesso la cattura di un’immagine fiabesca.

Si è poi proseguito con l’introduzione alla serata osservativa con la presentazione del Grag, del suo assetto e delle sue peculiarità, nonché con l’illustrazione del cielo non solo con pillole informative della scienza ufficiale e l’enunciazione appassionata di alcuni approfondimenti sul tema delle costellazioni a cura dell’astrofilo Cristiano Miraldi, ma anche con riferimenti mitologici da parte di Egilda Boi e Manuela Stornelli.

Proprio le storie e i miti che da sempre accompagnano gli appassionati del cielo di ogni epoca nello studio dell’Universo, hanno richiamato l’attenzione del pubblico non solo verso l’osservazione vera e propria di Saturno con i suoi anelli, della galassia di Andromeda, degli ammassi M47 e M13, delle Pleiadi a titolo esemplificativo per citarne alcuni, ma anche verso una riscoperta di quel brivido – che nel corso dei secoli hanno provato numerosissimi predecessori di curiosi e/o studiosi – verso temi inerenti i pianeti, le costellazioni e le stelle.

Ed il Grag, nello spirito di condivisione di quel meraviglioso senso di appartenenza all’Universo, ha messo a disposizione alcuni strumenti tramite i quali, il senso della vista è stato appagato con l’osservazione e nel  contempo il cuore di molti ha avvertito un sussulto.

Il Grag ringrazia in particolare la Provincia di Viterbo, la Regione Lazio, la Riserva Naturale di Bomarzo Montecasoli e tutti i partecipanti per l’eccellente combinazione fra il Pianoro e i suoi telescopi.