Oggi proponiamo un alone lunare ripreso dal fotografo tedesco Bastiano Werner

Gli aloni appaiono sui cirri sottili come vaste corone di luce intorno a fonti molto luminose come il Sole, la Luna, i pianeti principali e le stelle più luminose. L’estensione dell’alone dipende da come viene rifratta la luce che attraversa i cristalli di ghiaccio e da come sono orientati questi ultimi. La direzione di rifrazione non è casuale, per esempio i ghiacci esagonali orientati orizzontalmente hanno un angolo di rifrazione di 22 gradi tra la direzione di ingresso della luce e di uscita. Generalmente i due angoli di ingresso e uscita sono simmetrici tra di loro. L’angolo minimo di rifrazione è di 22 gradi e quando si verifica gli aloni sono a 22 gradi dalla fonte luminosa. Esistono forme alonari meno conosciute e caratterizzate da angoli diversi. Durante la stagione invernale gli aloni si possono formare anche nelle nebbie e nelle basse nubi, se esse contengono gocce miste a ghiacci con forme più complesse dell’esagono. In questo caso le forme sono più variegate e diverse dal cerchio.

Rubrica curata da Marco Meniero e Marcella Botti per conto del #GrAG

Per approfondire i testi sulle fotometeore:

https://www.meniero.it/blog-ultimo-articolo/post/218498/testi-consigliati-sulle-fotometeore

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