Dopo aver descritto le caratteristiche salienti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), il nostro socio GrAG Roberto F. entra nel merito della possibilità di ascoltare determinate comunicazioni radio che avvengono tra la ISS e le stazioni a terra.
A bordo della Stazione Spaziale Internazionale, oltre agli innumerevoli strumenti scientifici, sono presenti anche due postazioni radio tramite le quali gli astronauti che si avvicendano a bordo possono dialogare con la Terra, sia nell’ambito del programma ARISS sia per comunicazioni spontanee e non programmate con i radioamatori di tutto il mondo.
Pioniere di queste comunicazioni nel lontano 1983 fu l’astronauta NASA Owen Garriot (nominativo radioamatoriale: W5LFL) che per primo portò a bordo dello Shuttle Columbia (missione STS-9) un apparato radioamatoriale, con l’iniziale idea di contattare a terra la madre e alcuni amici radioamatori.
In seguito al successo dell’iniziativa di Owen (in quella missione furono conclusi più di 300 contatti) la NASA decise di ufficializzare il progetto coinvolgendo gli studenti delle scuole: nacque così il progetto SAREX (Shuttle Amateur Radio EXperiment) evoluto poi, nel 1996, nel menzionato ARISS (Amateur Radio on the International Space Station).
Fanno parte del progetto ARISS tecnici ed appassionati appartenenti alle associazioni radioamatoriali dei paesi partecipanti al programma ISS: la statunitense NASA, la russa RKA, l’europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC; grazie al loro costante impegno è stato possibile arrivare alle attuali condizioni di lavoro a bordo della ISS.
Le modalità operative sulla Stazione Spaziale Internazionale sono sostanzialmente due: la modalità fonia (per intenderci il classico collegamento tramite voce) e la modalità packet radio, ossia una ricetrasmissione di segnali digitali generati da un computer che sono poi inviati alla radio attraverso un TNC (Terminal Node Controller); esiste un’altra possibilità di trasmissione, il sistema SSTV (Slow Scan Televison): in pratica, modulando in frequenza un segnale audio, si possono trasmettere delle immagine statiche; dal 2014, inoltre, grazie alla Agenzia Spaziale Europea, all’AMSAT Italia e Kayser Italia, e’ stato montato a bordo della ISS anche un trasmettitore video digitale chiamato HAM Video, in grado di trasmettere (in banda S – la porzione di frequenza che va dai 2 ai 4 GHz) le immagini degli astronauti durante i collegamenti radio.
Alla ISS viene assegnato in base alla nazionalità degli astronauti a bordo e/o all’area in cui si trovano ad operare un nominativo (sigla che identifica la stazione trasmittente); di seguito i vari nominativi usati:
Voce
USA: NA1SS; RUSSIA: RS0ISS, RZ3DZR; EUROPA: DP0ISS, IR0ISS, OR4ISS
Di seguito la lista delle frequenze in uso :
Voce
Uplink: FM 145.200 MHz; Downlink: FM 145.800 MHz
Packet Radio
Columbus: FM 437.550 MHz
Zveda: FM 145.825 MHz
Ascoltare gli astronauti non risulta essere particolarmente difficile; una volta verificata la posizione della ISS usando una delle numerose app esistenti (Orbitron, Heavens Above, Isstracker.com, tanto per citarne alcune) occorre sintonizzarsi sulla frequenza di ricezione, limitatamente alla fase in cui l’elevazione della Stazione Spaziale sul’orizzonte terrestre è alta, basta anche un semplice apparato palmare con la propria antenna gommino.
Naturalmente il discorso migliora decisamente potendo usufruire di una stazione base con antenna verticale ad alto guadagno o, meglio ancora, avendo a disposizione un’antenna direttiva montata su di un rotore a inseguimento altazimutale, in grado di garantire un buon segnale per tutta la durata del passaggio ( circa 10 minuti al massimo).
Di seguito l’esempio di ascolto di una trasmissione radio avvenuta durante uno dei passaggi della Stazione Spaziale Internazionale sull’Italia centrale avvenuti il 19 giugno 2019. La voce che si sente è quella dell’astronauta David Saint-Jacques a bordo della ISS e in comunicazione con la King Island District High School di Currie, in Australia.
Nell’ambito del progetto ARISS, per le scuole che non possono disporre di una stazione radio e/o di un team di radioamatori l’ARISS ha predisposto una rete di radioamatori in grado di contattare la ISS. In questo caso il collegamento avviene in modalità telebridge attraverso la quale il radioamatore fa da ponte tra gli astronauti e la scuola. Normalmente questo tipo di collegamento è ritrasmesso anche in streaming sul web, un’ottima possibilità per tutti gli interessati all’ascolto che non possono usufruire di apparecchi radio.
I contatti ARISS schedulati con largo anticipo sono annunciati attraverso il sito ufficiale ARISS (https://www.ariss.org/) e l’account Twitter: (https://twitter.com/ARISS_status).
E’ d’obbligo far presente che anche se il DPR n. 447 del 5/10/2002, sez. 7 art. 43, riporta: “E’ LIBERA L’ATTIVITA’ DI SOLO ASCOLTO SULLA GAMMA DI FREQUENZE ATTRIBUITE AL SERVIZIO DI RADIOAMATORE”, l’utilizzo di apparati radioamatoriali è subordinato al conseguimento delle necessarie autorizzazioni del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico, settore comunicazioni).
A cura di Roberto Finesi. Edited by F.F.
Buona sera ho comprato da poco uno scanner per radio ascolto assecondando un desiderio che ho dai tempi della 27 mhz. Volevo sapere quali sono le frequenze dove ascoltare le conversazioni tra la Iss e i radioamatori. 145.200? 145.800? Ringrazio per la pazienza. Non sono un addetto ai lavori ma la radio mi affascina molto.
In fonia a 145.800