L’ingrandimento di un sistema ottico composto da un telescopio e un oculare è dato dal rapporto fra le lunghezze focali del primo e del secondo, espresse nella stessa unità di misura (mm).
In altre parole se f’ è la focale del telescopio e f’’ quella dell’oculare, l’ingrandimento I = f’/ f’’ (dove I sta per Ingrandimento).
Portiamo alcuni esempi pratici:
- un telescopio con 1000 mm di focale associato ad un oculare da 25 mm darà 40x ( 1000/25=40x)
ma anche
- un telescopio di 2032 mm (il classico C8) associato ad un oculare da 10 mm darà 203x (2032/10=203.2)
- un dobson di 1200 mm di lunghezza focale con un oculare da 12 mm darà 100x (1200/12=100)
Come vedete è veramente molto semplice calcolare gli ingrandimenti che, volta per volta, saranno prodotti da un oculare associato ad un determinato telescopio (conoscendone la lunghezza focale).
Tenete presente che un ingrandimento di 40x (come in uno degli esempi precedenti) significa che l’immagine reale prodotta sarà ingrandita di 40 volte rispetto all’originale.
Però ciò significa anche che la stessa quantità di luce viene distribuita su una superficie di 1600 (=40 x 40) volte maggiore, con una conseguente riduzione di luminosità per unità di superficie.
Questo fattore è fondamentale dato che la luminosità di uno strumento è solo in funzione del diametro di apertura!
In realtà esistono altre funzioni per calcolare gli ingrandimenti di un’oculare su un preciso strumento e queste sono:
I = DO/PU (dove DO è il Diametro dell’Obiettivo e PU è la Pupilla di Uscita)
Oppure
I = CA/ CR (dove CA è il campo apparente e CR è il campo reale)
Ma ne parleremo in un’altra occasione…