Quando si fanno foto con tempi di posa lunghe, utile soprattutto in banda stretta, diventa importante avere un allineamento polare preciso per non avere problemi di rotazione.

Si può usare il calcolatore per ricavare il massimo errore di allineamento polare consentito per non avere rotazioni (per non avere rotazioni si intende che una stella grande un pixel deve rimanere all’interno dello stesso pixel):

dove:

F = lunghezza focale in mm del telescopio o obiettivo
p = grandezza in micrometri del pixel del sensore (CCD o camera)
t = tempo di esposizione di un singolo scatto in minuti
d = declinazione dell’oggetto in gradi (distanza dal polo)
D = distanza del centro del soggetto dalla stella guida

 

Come potete vedere per fare scatti di 30 minuti con un rifrattore di 600 senza avere rotazioni bisogna avere un allineamento polare preciso entro una 13′ che è un valore abbastanza piccolo tenendo conto che se usate la stella Polare come riferimento otterrete un errore di oltre 110′.

Inoltre dovete tenere conto anche della posizione del soggetto da fotografare che più lontano dal polo è più esalta questo problema costringendo a precisioni di pochi primi quando si hanno focali lunghe.

Mostro queste due scatti di esempio con riprese da 30 minuti con un 510mm di focale a circa 30° dal polo e con un pixel da 5,40um. Inoltre ho usato una guida fuori asse la cui distanza tra la stella guida e il soggetto è di circa 3°:

pacman_30m_rotazione

NGC281 con 30m di posa a 510mm di focale ed errore polare sotto i 3′

bolla_30m_rotazione

NGC7835 con 30m di posa a 510mm di focale ed errore polare di circa 10′

 

 

La seconda è la nebulosa bolla con un errore di allineamento polare di circa 10′, mentre nella prima l’errore è di meno di 3′. Come potete vedere un errore di 10′ non permette di fare scatti di 30 minuti anche a focali relativamente corte come un 510mm. l calcolatore mi ha dato come errore massimo 6,5′ assolutamente coerente con la prova pratica.

Ci sono diversi metodi per fare un allineamento polare preciso e io utilizzo il Bigourdan tramite il software PHD2 con la guida fuori asse che permette in maniera abbastanza veloce di arrivare ad errori dell’ordine delle decine di primi in pochi minuti.