Le “Pillole di astronomia” sono veramente infinite e il GrAG non si stancherà mai di divulgarle per poterle donare a tutte le persone curiose che ci seguono.

Stavolta riportiamo alla luce un grande “osservatore del cielo”, l’astronomo Edward Emerson Barnard, che esattamente cento anni fà venne a mancare.

Grande ricercatore, già da piccolissimo si dilettava nella fotografia finché venne “inghiottito” dalla passione per l’astronomia.

Da quel momento la sua carriera fu un tripudio di successi, basta ricordare, tra le sue scoperte, le oltre 15 comete, la quinta Luna di Giove (Amalthea, primo satellite scoperto dopo Galileo Galilei e ultimo mediante osservazione da Terra) e la debole stella, con un moto proprio molto ampio, chiamata Stella di Barnard in suo onore.

Astrofotografo pionieristico, raccolse 370 oggetti catalogandoli, come Messier, col suo cognome, inoltre fu il primo ad identificare delle emissioni gassose mentre osservava una nova.

A lui è dedicato un cratere sulla Luna e su Marte, un asteroide, stelle e galassie, senza annotare gli infiniti premi e onorificenze che ha raccolto nella sua vita.

Nato in una famiglia povera con il papà che venne a mancare tre mesi prima della sua nascita, quest’uomo lascia, a noi comuni mortali, un grande insegnamento: umiltà e dedizione. Un esempio di virtù che riecheggia forte ad un secolo di distanza.

Y.V.