Oggi l’OPOD propone una bellissima ripresa di fenomeni alonari multipli effettuata da Bob King:
Definizione di fenomeni alonari (World Meteorological Organization): a group of optical phenomena in the form of rings, arcs, pillars or bright spots, produced by the refraction or reflection of light by ice crystals suspended in the atmosphere.
La luce del Sole o della Luna può essere rifratta e formare i fenomeni alonari quando passa attraverso i cristalli di ghiaccio esagonali dei cirri, posti tra sette e dodici chilometri di altezza. Gli aloni si differenziano fra loro in base all’elevazione della fonte luminosa e in base alla forma e al movimento dei cristalli di ghiaccio che possono essere piatti o allungati. I ghiacci che formano i fenomeni alonari sono di origine naturale perché gli elementi artificiali presenti nell’atmosfera terrestre tendono a non cristallizzare in poligoni regolari oppure a non cristallizzare proprio. I fumi industriali sono composti da cristalli di carbonio detti fullereni che presenterebbero i requisiti teorici per generare un alone (cristalli ad angoli geometrici fissi, cristallizzazione senza precipitazione, indice di rifrazione noto e stabile). Tuttavia le concentrazioni di fumi industriali nell’atmosfera non sono così alte da consentire un reticolo fullerenico così denso da generare un alone visibile. Questo aspetto smentisce l’idea diffusa sul web che gli aloni possano derivare anche da fumi artificiali o presunte scie chimiche.
Rubrica curata da Marco Meniero e Marcella Botti per conto del #GrAG
Per approfondire i testi sulle fotometeore:
https://www.meniero.it/blog-ultimo-articolo/post/218498/testi-consigliati-sulle-fotometeore
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