Inizia un altro grande progetto per il Gruppo Astrofili Galileo Galilei di Tarquinia.
Dopo aver svolto, lo scorso 2 marzo a Roma, un corso formativo sulle tematiche della lotta all’Inquinamento Luminoso svolto da Mario Di Sora, presidente UAI e direttore dell’Osservatorio di Campo Catino, il GrAG apre un’area sul proprio sito completamente dedicata alle segnalazioni di impianti non a norma su tutto il territorio dell’Alto Lazio, che siano pubblici o privati.
Per una competenza prettamente territoriale, il GrAG collaborerà a stretto contatto con Lazio Stellato che è l’organismo che si propone di coordinare gli sforzi di tutti gli amanti del cielo notturno, sia in forma singola che associata, per preservarlo dall’inquinamento luminoso.
L’inquinamento luminoso viene definito come: ogni forma di irradiazione di luce artificiale rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste. La Regione Lazio ha scelto di adottare una politica di controllo che riguarda tutti i tipi di impianti di illuminazione anche a carattere pubblicitario.
La normativa prevede un ruolo di monitoraggio dell’inquinamento luminoso da parte degli osservatori astronomici tutelati a dalle associazione di astrofili. Come GrAG e referenti di zona vogliamo contribuire a ridurre l’inquinamento luminoso e contribuire a migliorare la visione del cielo tanto a noi astrofili quanto a tutte le persone.
Quanto è importante tutelare i nostri cieli e perché tutti dovremmo contribuire a salvaguardare quello che è di fatto un bene dell’umanità?
Per prima cosa è bene sapere che la qualità del cielo non è una necessità solo degli astrofili o delle associazioni di astrofili o degli osservatori astronomici.
Guardando le immagini sotto, è evidente come negli ultimi decenni la qualità del cielo sia drammaticamente scesa sotto un livello minimo di accettabilità, precludendo l’osservazione amatoriale o lo studio professionale del cosmo da moltissime zone in Italia, in Europa, ma anche nel resto del mondo (in foto le zone di colore verde equivalgono a cieli piuttosto buoni, mentre le zone rosse rappresentano le zone con cieli altamente inquinati dal punto di vista della luminosità).
Ma è non solo questo.
Inquinamento Luminoso significa molto spesso anche un consumo indiscriminato di energia elettrica e le conseguenti spese a carico di tutti i contribuenti, cosa, quest’ultima, che dovrebbe far riflettere, soprattutto in questi tempi di crisi-
Non ultimo, recenti studi hanno dimostrato come anche gli esseri viventi risentono dell’Inquinamento Luminoso o per i singoli cittadini in quanto fattore di disturbo del sonno.
Per combattere il fenomeno, in Italia, e più nello specifico nel Lazio, possiamo contare sulla Legge Regionale 23/2000 e il relativo Regolamento Attuativo 8/05 che indicano la tipologia di impianti di illuminazione consentiti e gli orari di rispetto per l’illuminazione pubblica o privata.
È in questo contesto che il GrAG supporterà Lazio Stellato e l’Osservatorio Astronomico di Campo Catino e potrà rilasciare pareri o effettuare interventi in relazione a violazioni rilevate o a impianti in fase di progettazione o realizzazione.
Dal 2000 ad oggi, a titolo di esempio, l’Osservatorio di Campo Catino ha gestito oltre 2.000 pratiche di violazioni su gran parte del territorio regionale.
Di queste ne sono state risolte positivamente circa il 90% nel territorio della provincia di Frosinone e circa il 70% al di fuori, con prevalenza nella provincia e nella città di Roma.
Lo scarto è dovuto al fatto che più le violazioni sono lontane dal soggetto controllore e più risulta difficile portarne a compimento l’adeguamento.
Rimbocchiamoci quindi le maniche e facciamo rispettare a tutti la normativa vigente nel Lazio che è una delle più avanzate in campo internazionale.
Il GrAG mette a disposizione QUESTA AREA per informarvi mentre, per approfondire la tematica, si può accedere direttamente al sito di LAZIO STELLATO.
Prenderemo in carico le vostre segnalazioni e le seguiremo fino al loro completamento.