Nella terza parte della nostra rubrica parliamo di quella “soglia psicologica” di spesa che fa la differenza tra un approccio economico e distaccato alla nostra passione ad un budget di spesa che può iniziare ad essere “impegnativo” in un bilancio “familiare” ma che, come vedremo, ci permetterà veramente di poter iniziare col piede giusto.

Diciamo subito che questa cifra dovrebbe essere il budget minimo da impiegare per un telescopio che possa dare la giusta soddisfazione, almeno iniziale, al neofita.

Come già abbiamo accennato negli articoli precedenti  sui telescopi di budget inferiore ai 200€ , nessuno strumento mostrerà mai le immagini così come le vediamo in foto, ma già una cifra di 300-400 € è sufficiente per acquistare uno strumento dal diametro adeguato all’osservazione degli oggetti del profondo cielo ed in grado di dare una certa soddisfazione; ricordiamoci che il diametro di apertura è il valore fondamentale per uno strumento astronomico e non, come i neofiti sono portati spesso a credere, gli ingrandimenti!

Sempre rimanendo nella configurazione ottica dei rifrattori come quelli già citati nel precedente articolo, il budget ci permetterà di arrivare ad un diametro già di tutto rispetto, come il 90mm:

 

Tenete presente che i telescopi di questa fascia di prezzo hanno un “tallone di Achille”… la montatura, leggera, spesso di materiale di alluminio (anziché acciaio, molto più stabile) e meccanismi meccanici non perfetti che ne limitano la precisione. Normalmente vengono forniti con 1-2 oculari di serie, generalmente non di eccelsa qualità ma adeguati per iniziare  l’osservazione; normalmente con i 2 oculari in dotazione si ottengono gli ingrandimenti bassi e medi che ci permetteranno tranquillamente di toglierci le prime grandi soddisfazioni; ma è bene pensare, fin da subito, a destinare una porzione del budget di spesa per l’acquisto di un oculare per gli alti ingrandimenti.

Un altro telescopio molto comune tra i neofiti c’è sicuramente il Newton da 130mm o (150mm), il diametro inizia ad essere interessante e comunque è ancora molto molto ben gestibile sui pesi e gli ingombri di gestione e di “parcheggio” in casa:

Ma sicuramente lo strumento con il migliore rapporto diametro/qualità/prezzo/prestazioni (e soddisfazioni) per questa soglia di spesa presa in esame è il Dobson da 8” che ultimamente si trovano sempre più spesso su questa fascia di prezzo:

Anche qua ci sono sostanziali differenze tra gli strumenti citati, innanzitutto sono 2 configurazioni ottiche diverse su 3 (Newton e Dobson hanno la stessa configurazione ottica ma con delle differenze evidenti di cui ora andremo a parlare), il 90mm ed il 130mm sono su montatura equatoriale, quindi questo comporta un perfetto inseguimento dell’oggetto puntato (previo corretto stazionamento della montatura alla stella Polare) mentre il Dobson ha una montatura altazimutale cioè si muove alto/basso – destra/sinistra (per maggiori informazioni leggi l’articolo sulle MONTATURE)

Ciò che fa davvero la differenza è il diametro: mentre l’estrema semplicità di utilizzo del rifrattore ci porta (per il budget) fino ai 90mm di apertura,  sul Dobson arriviamo addirittura a 203mm con circa il quintuplo della luce raccolta sull’area quadratica.

Cosa potremo osservare con questi telescopi?

Sicuramente con il 130mm si riesce a fare buone osservazioni sia sul planetario e su stelle doppie, con una buona soddisfazione anche per gli oggetti deepsky come nebulose e galassie particolarmente luminose…

Altra cosa sono i 203mm del Dobson, il diametro è già sufficiente per osservare diversi target deepsky anche non particolarmente luminosi, gli 8” se sfruttati sotto un cielo discretamente buio, permette diversi anni di osservazioni su tanti e sempre diversi oggetti.

Con il budjet indicato, negli ultimi anni si trovano in commercio anche i primi strumenti dotati di software (GoTo) che previo un allineamento stellare consono, ci permetterà di rintracciare gli oggetti nel cielo cercandoli solamente nel database proposto all’interno del software stesso; con una semplice pressione di un tasto del palmare vedremo il telescopio muoversi nella direzione dell’oggetto scelto.
È ovvio che il computer di questi tipi di strumenti comportano un prezzo superiore che va a discapito del diametro, e, per questa fascia di prezzo non potremmo andare oltre un 114mm:

Sopra ad esempio un LCM 90mm GoTo ed il “famigerato” 114mm (barlowato) GoTo.

Per poter iniziare a dilettarsi con qualche foto invece, bisogna ancora aspettare ed aggiungere altri € al nostro budget…… ma ne parleremo presto…