Le telecamere dell’Area Osservativa di Lasco di Picio hanno catturato le immagini del principale bolide che ha solcato i cieli italiani quest’anno.

Il 6 novembre 2020, un bolide di particolare luminosità ha attraversato i cieli del Centro Italia e, complice l’orario (le 5:46 di un Venerdì pomeriggio), è stato avvistato da tantissime persone tra Lazio, Campania e coste dell’Adriatico, dal Veneto all’Abruzzo, dando luogo ad una lunga catena di messaggi e commenti sui diversi Social Network. Alcune webcam di controllo e sorveglianza sono riuscite anche ad immortalare la caduta, particolarmente scenografica visto che il bolide procedeva quasi verticalmente verso terra.

Più di 60 rapporti sono stati inseriti da altrettanti cittadini italiani, croati e austriaci nei siti di Prisma e AMSMeteors che raccolgono, per finalità scientifiche, le testimonianze spontanee di meteore e bolidi. Queste testimonianze hanno permesso di circoscrivere la zona di caduta come il tratto di Mare Adriatico antistante la costa abruzzese, poco a nord di San Benedetto del Tronto.

La camera all-sky del GrAG, installata a Lasco di Picio (Monteromano, VT), ha rilevato il bolide in un suggestivo fotogramma scattato alle ore 17:46:45. Nonostante non fosse ancora giunto il crepuscolo, la sensibilità della camera permette di individuare nello stesso fotogramma Marte, il triangolo estivo, Cassiopea e le principali stelle della costellazione di Andromeda e collocare con alta precisione la zona di caduta.

Altre due camere della rete Prisma e due camere croate hanno registrato la caduta con riprese ad alto numero di fotogrammi al secondo, permettendo ai ricercatori del progetto Prisma di identificare con precisione traiettoria e velocità di caduta.

http://www.prisma.inaf.it/index.php/2020/11/08/un-frammento-di-asteroide-sulla-costa-adriatica/

Secondo i calcoli che i ricercatori hanno derivato dalle fotografie delle camere All-Sky, il bolide è entrato in atmosfera a una velocità di 16 km/sec – non tra le più elevate – e si è estinto a bassa quota, circa 24 Km secondo le stime della rete Prisma. A queste altezze è possibile che alcuni frammenti siano arrivati al suolo, per quanto in zona prevalente di mare, al largo dell’abitato di Villa Fumosa. Non è però escluso che il processo di frammentazione abbia scagliato piccoli frammenti anche sulla terraferma.

Le caratteristiche della traiettoria sono compatibili con un meteoroide di origine asteroidale sporadico, con radiante nella costellazione di Andromeda, sebbene la zona di cielo e l’orario siano vicine anche a quelle degli sciami stagionali delle Andromeididi e delle Tauridi, meteore originate dalla cometa Encke e da detriti asteroidali che avevano il loro picco proprio in quei giorni.

Il bolide del 6 novembre è stato il più intenso avvistato in Italia nel 2020 assieme a quello del 1 Gennaio caduto presso Modena e che ha dato origine al ritrovamento della meteorite “Cavezzo”.

https://www.youtube.com/watch?v=O8Tsruor2rM&feature=emb_logo

https://fireball.amsmeteors.org/members/imo_view/event/2020/6346

http://www.prisma.inaf.it/index.php/2020/11/08/un-frammento-di-asteroide-sulla-costa-adriatica/

Matteo Grassi – Cristiano Miraldi