Parola inventata per definire un astrofilo casalingo…
Questo è un report scritto con grave ritardo, dopo aver “saltato” il novilunio causa organizzazione astroparty del Centro Italia e impegnato nelle pubbliche relazioni con gli ospiti, mi sono dedicato a una osservazione fugace sul lastrico solare di casa mia sabato 1 luglio, approfittando di una bella e “fresca” serata che aveva spazzato la cappa di umidità persistente da giorni sulla mia cittadina tirrenica.
Lo strumento è stato il mio sempre più rivalutato rifrattore TS 110/770mm ED sulla eq5 appena ristrutturata grazie all’amico @Fazio e, vista la fase lunare di poco oltre il primo quarto, ho dedicato la serata a Giove, Luna e Saturno.
Mi sono dedicato inizialmente con Giove, il primo a declinare e a rendersi inosservabile da dietro un palazzo che ho a Ovest, purtroppo la sua visione è stata fortemente disturbata proprio dallo scambio termico del palazzo che rovinava il seeing locale, dapprima con oculare ES 8.8mm da 82° a 87.5x il pianeta si mostrava piccolino ma estremamente definito, NEB e SEB scolpite con la NEB più frastagliata e complessa mentre la SEB si mostrava come una retta quasi del tutto perfetta, col 6.7mm da 82° e 115x il pianeta si scopre interessantissimo, sulla NEB chiare e nette ben 2 spot di colore nero/viola scuro, una più marcata a medio.oriente della NEB e l’altra, più effimera ma estesa, praticamente al centro.
Nella SEB fa capolino la GMR in entrata ma al momento dell’osservazione aveva l’aspetto di un semplice spot di colorazione rosso/arancio di poco più scura della SEB; purtroppo dopo questa osservazione non sono potuto tornare sul gigante gassoso dato il passaggio dietro il palazzo.
Prima che sparisse dietro il palazzo ho tentato anche l’accoppiata 8.8+Barlow APO 2x per un potere di ingrandimento prossimo ai 175x ma lo scambio termico non permetteva.
Sono passato poi sulla Luna, la visione d’insieme sul terminatore a 87,5x era incantevole, il seeing non disturbava (valutato in 6/10), senza filtro lunare i crateri sul terminatore spiccavano per picchi illuminati, purtroppo non essendo un patito osservatore del suolo selenita non mi sono soffermato nell’osservazione dettagliata di singoli crateri ma mi sono goduto la visione d’insieme veramente bella del nostro satellite.
a 115x la frastagliatura dei crateri e le rime appaiono nette e addirittura anche a 175x si ha la percezione di effetto 3d sempre nella zona del terminatore e dei crateri principali.
Mi sposto sul bordo illuminato della Luna per valutare il cromatismo dello strumento e lo trovo davvero limitato nello spettro blu/violetto, davvero minimo.
Prima di smontare non poteva mancare il Signore degli Anelli, direttamente a 115x chiari i 4 principali satelliti, Rea e Encelado disposti a E poco distanti e Dione a ore 7 dall’anello inferiore, Titano svetta luminoso e distante a ore 6, divisione di Cassini già separata e la tempesta temperata di colore scuro nell’emisfero nord.
a 175x la visione del pianeta è scolpita, stimo il seeing leggermente in miglioramento, 7/10 con punte di 8, Cassini netta e definita, e tempesta ben evidente con una leggera rimarcazione nella parte centrale, anello C del pianeta a tratti netto nonostante i soli 11cm, eccellente visione. tento per straforo addirittura i 230x (6.7mm + barlow apo 2x) con una immagine ancora “pulita” ma meno dettagliata soprattutto nei dettagli fini, anche se la Cassini a questo ingrandimento sembra un solco tracciato da un aratro tant’è netta.
I minuti passano veloci e diventano ore, domani si lavora, quindi non mi prolungo oltre e smonto estremamente soddisfatto dall’aver sfruttata questa serata casalinga.
Antonio Giarrusso