La tomba della Cuccumella, nel cuore di Vulci, non distante dall’antico Decumano e dal Foro della città etrusca, è la più grande d’Europa: un imponente mausoleo di 70 metri di diametro e 20 di altezza. Nessuno che si approssimi a questa tomba può non restarne incantato.
Nel prato antistante la tomba, lo scorso 10 Agosto 2024, si è rinnovato uno dei “riti” più consolidati del Gruppo Astrofili Galileo Galilei: la serata osservativa “Il cielo degli antichi”, uno degli eventi divulgativi più apprezzati dal pubblico (e dai soci del Grag).
Un evento che ha forte risonanza nella comunità degli appassionati di stelle o fra persone semplicemente curiose che vogliono approcciarsi all’astronomia, in quanto coniuga la passione per il cielo con quella per l’archeologia, permettendo agli ospiti di vivere un momento magico di potente connessione con il cielo e la cultura.
Già da buon ora, prima delle 21, la “marea” di luci e automobili approssimantesi ha annunciato l’arrivo del pubblico; la squadra Grag, dopo aver montato i telescopi, ha dato il benvenuto agli ospiti. Dopo l’accoglienza il pubblico, assiepato a centinaia sul prato (tanto che sembrava un concerto dei Rolling Stones!), ha potuto come ogni anno assistere a un tour introduttivo del cielo e, per chi voleva, partecipare alla visita guidata all tomba etrusca.
Gli ospiti hanno poi affollato, con enorme interesse e trasporto emotivo, le postazioni dei telescopi messi a disposizione dai soci Grag. Grandi e piccini (molti bambini!) hanno potuto osservare le meraviglie del cielo estivo: nebulose, galassie, ammassi aperti e globulari, stelle doppie; senza tacere di Saturno, che in questo periodo mostra i suoi anelli con una insolita prospettiva di taglio.
Serata riuscitissima, come dimostrano la persistenza del pubblico al telescopio, le tantissime domande, le esclamazioni di meraviglia e gioia dopo aver guardato all’oculare.
Per i soci GrAG intervenuti la soddisfazione è stata immensa: poter condividere la gioia di osservare le stelle e farlo da uno dei siti archeologici più affascinanti d’Italia non ha prezzo. Si ringrazia, come sempre, il personale del Parco archeologico di Vulci per la preziosissima collaborazione e ospitalità.
Abbiamo la fortuna di poter condividere la passione per il l’universo e raccontare ai piccoli ospiti intervenuti le stesse, identiche storie che i bambini greci o romani ascoltavano duemila anni fa dai loro mentori: storie di mitologia greca, assiro-accadica, sumera, cinese; personaggi e divinità immortali che hanno formato l’archetipo profondo della cultura occidentale e che ancora oggi ci precipitano in un tessuto di storia umana profondamente intrecciato con la trama del cosmo; una bellezza sublime che ogni appassionato astrofilo ha la possibilità, e anche un po’ il dovere, di raccontare.
Stefania Capaldi di Radio Tuscia ci ha intervistato, potete leggere l’articolo e ascoltare l’intervista qui:
https://radiotusciaevents.com/massimiliano-malerba-il-grag-e-luniverso/