Il 5 ottobre 2024 i soci del GrAG, con i propri ospiti, hanno avuto l’opportunità di prendere parte ad una visita all’osservatorio vaticano: la Specola Vaticana.
Le origini dell’osservatorio, un tempo ubicato sulle mura di Città del Vaticano (poi spostato a Castel Gandolfo a causa dell’inquinamento luminoso), risalgono alla seconda metà del XVI secolo.
Inizialmente costruito per elaborare la riforma del calendario voluta da papa Gregorio XIII, è successivamente divenuto il simbolo di unione tra il mondo cattolico e quello laico.
La giornata è iniziata con il raduno dei soci di fronte all’ingresso delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, sede delle Cupole Barberini. Ad accoglierci sono stati Padre G. Gionti e l’ingegnere Claudio Costa, che dedicandoci il loro tempo e trasferendoci le loro conoscenze, ci hanno accompagnato all’interno dell’annesso museo, permettendoci di vedere in prima persona gli strumenti passati e presenti utilizzati dalla Chiesa per l’osservazione del cosmo.
Il museo si è presentato come una grande e affascinante raccolta di foto, opere d’arte e reperti.
Le nostre guide ci hanno raccontato il lavoro svolto dai sacerdoti e dalle suore nel corso dei secoli, ci hanno mostrato incantevoli immagini di oggetti astronomici, scattate non solo dagli strumenti in loco ma anche dal Vatican Advanced Technology Telescope (VATT) in Arizona, e ci hanno fatto vedere opere d’arte di ieri e di oggi.
Particolarmente affascinante è stata la storia delle “suore computer”, che con la loro immane passione e pazienza hanno permesso di stimare la luminosità e calcolare la posizione di ben 481.215 stelle.
Per non parlare, poi, di alcuni meteoriti che, conservati in teche di vetro, rappresentano degli antichi reperti del nostro Sistema Solare.
Successivamente, la nostra attenzione si è spostata sulle due cupole dell’osservatorio.
Una di esse contiene un telescopio Schmidt, utilizzato in passato per la cattura di foto del cielo notturno nell’ambito della ricerca di stelle variabili (ricerca a cui anche il GrAG contribuisce attraverso il lavoro dei soci del proprio gruppo di ricerca).
L’altra, invece, custodisce il telescopio Carte du Ciel, recentemente restaurato e attualmente in funzione.
Molto emozionante è stato ascoltare il discorso letto da papa Paolo VI pochi istanti dopo l’allunaggio nel 1969, proprio dal luogo in cui il Pontefice si trovava quella notte mentre l’uomo metteva per la prima volta piede su un altro corpo celeste.
Dopo aver lasciato l’osservatorio il gruppo si è diretto verso la trattoria Sor Capanna, che con ottimo cibo locale ci ha permesso di dare una dolce e piacevole conclusione alla giornata.
Una gita all’insegna non solo della cultura ma anche dell’amicizia e della fratellanza che esiste tra i membri del GrAG. Ogni occasione di riunione è sempre un’opportunità per conoscere nuove persone, stringere amicizie, parlare insieme dei propri interessi e, in generale, per trascorrere una gradevole giornata tutti insieme.
Il GrAG è proprio questo, una famiglia, e come tale ha bisogno di occasioni di convivialità e di incontro che permettono di mantenere vivo l’animo dell’associazione.
Proprio per questo motivo i nostri più grandi ringraziamenti vanno a Yuri Valeri, organizzatore e membro del Consiglio Direttivo e Stefano Mozzetti, colui che ha dato il via a questa iniziativa.
Un profondo e sincero grazie va anche alle nostre guide, Padre G. Gionti e Claudio Costa, che con la loro passione e le loro conoscenze ci hanno affascinato e guidato alla scoperta di questo luogo meraviglioso.
Grazie!