Lo scorso 8 Agosto, un interessante fenomeno ha interessato i cieli italiani, probabilmente non noto alla maggior parte degli astrofili, ma di grande interesse scientifico per gli astronomi: l’occultazione di una stella da parte di un asteroide.

In cosa consiste? Un asteroide, nel suo viaggio lungo il sistema solare, può trovarsi allineato tra la Terra e un stella lontana, rendendola di fatto invisibile per qualche decina secondi.

In realtà, tali eventi sono piuttosto frequenti, ma questo aveva qualcosa di speciale da richiamare l’attenzione di molti astrofili e astronomi. L’asteroide coinvolto, dal freddo nome (307261) 2002MS4, è un oggetto TNO (trans-nettuniano), quindi molto lontano dalla Terra (6.38 miliardi di km), al di là dell’ultimo pianeta del Sistema Solare, Nettuno appunto, le cui poche osservazioni effettuate finora dai più grandi telescopi terrestri e da sonde, nonché due sole altre osservazioni di occultazioni nel 2019, stimavano le sue dimensioni in ben 1.000 km (probabilmente il decimo TNO per dimensioni), cosa che lo rende un possibile candidato al ruolo di Pianeta Nano (come Plutone).

Rappresentazione dei 10 più grandi oggetti Trans-nettuniani

 

Posizione dell’asteroide nel Sistema Solare

Osservando la stella che viene occultata da diversi punti di vista, e registrando accuratamente gli orari di “sparizione” e “ricomparsa”, è possibile, tramite l’utilizzo di software specifici, riuscire a costruire un modello 3D dell’asteroide.

La stella occultata, denominata UCAC4- 419-06262 (di magnitudine 14.7) nella costellazione dello Scudo, si trovava in posizione favorevole in gran parte dell’Italia, con una occultazione prevista per le ore 22h43m30s circa, pertanto è stata lanciata una campagna osservativa da parte del gruppo Lucky Star, un’organizzazione internazionale diretta da un astronomo brasiliano, raccolta e coordinata in Italia dal Gruppo Astrofili Massesi (G.A.M.), in cui ogni osservatore si impegnava a fornire i dati della sua osservazione. E la sezione Ricerche Scientifiche del GrAG non poteva tirarsi indietro!

Posizione delle postazioni italiane

Chi scrive, si trovava in località Fiastra (MC) con la propria strumentazione (Newton 10” e camera ccd Sbig). I giorni precedenti all’evento sono stati dedicati all’ottimizzazione dei tempi di ripresa, che dovevano essere abbastanza lunghi da far risaltare la stella, ma non troppo per evitare di perdere gli istanti di inizio e fine del passaggio dell’ombra asteroidale, con la complicazione dovuta al fatto che la stella si trovava in una zona molto affollata della Via Lattea, rischiando che la sua luminosità potesse essere disturbata dalle stelle vicine. La tecnica adottata, infatti, consisteva nell’effettuare una raffica di scatti a coprire un paio di minuti a cavallo dell’occultamento, distanziati di pochi secondi l’uno dall’altro, formando una sequenza di immagini in cui – si spera! – riuscire ad osservare la stellina che scompare e riappare. Inoltre, l’analisi delle immagini tramite software specialistici consente anche di costruire una curva di luce, cioè un grafico della luminosità della stella durante la fase di occultamento, in cui eventuali micro variazioni potrebbe addirittura significare la presenza di anelli o satelliti dell’asteroide!

E arrivò la sera dell’8 Agosto. Il tempo è ottimo, l’attrezzatura è pronta. Un minuto prima dell’evento, comincia l’acquisizione delle immagini. Ogni pochi secondi, la camera ccd visualizza sullo schermo del pc una nuova immagine… una lunga sequenza di immagini identiche…gli occhi fissi sullo schermo a cercare di cogliere l’evento…un’esperienza completamente nuova dagli esiti incerti…dove l’errore è sempre dietro l’angolo…poi, alle 22h43m18s, la stella scompare! Seguono una manciata di immagini in cui la stella rimane nascosta, e poi, dopo circa 30 secondi, eccola di nuovo apparire! L’occultazione è stata ripresa!

Smaltita l’emozione dell’evento, nei giorni seguenti la sezione Ricerche Scientifiche del GrAG ha elaborato le immagini e il socio Matteo Grassi ha creato la curva di luce: i risultati mostrano chiaramente l’occultazione della stella comparando due immagini prima e dopo l’evento (evidenziata dalla freccia rossa nell’immagine allegata) e il suo brusco calo di luminosità (curva blu del grafico).

Occultazione della stella

 

Curva di luce (blu) della stella occultata

Tutti i dati delle 19 postazioni italiane, sia di associazioni astronomiche amatoriali che professionali, nonché di semplici astrofili, sono stati poi raccolti dal Gruppo Astrofili Massesi, e infine con gli astronomi professionisti di Lucky Star per l’elaborazione della sagoma dell’asteroide.

L’analisi preliminare dei dati italiani fatta dal G.A.M. attraverso il metodo delle corde (ogni linea rappresenta il periodo di visibilità della stella da una certa postazione, quando interrotta si verifica l’occultazione) mostra un asteroide di forma approssimativamente sferica e diametro di circa 800 km, mentre l’analisi di tutti i dati mondiali richiederà ancora qualche mese di lavoro da parte del gruppo Lucky Star, di cui il GrAG vi informerà non appena pubblicati.

Simulazione della sagoma dell’asteroide con i dati di tutte le postazioni

Un grande esempio di collaborazione fra astronomi professionisti e associazioni amatoriali, che hanno condiviso le loro conoscenze e competenze per una bella e importante ricerca scientifica.