E’ bastato uno sguardo tra me e Antonio, Segretario del Gruppo Astrofili Galileo Galilei per intenderci e capire che volevamo fare assolutamente una serata con l’Associazione Peter Pan.
Avevo incontrato questa realtà tanti anni fa, quando andai a fare un evento divulgativo di astronomia e osservazione presso la Casa di accoglienza a Trastevere, nel cuore di Roma. Per me è stato naturale dunque proporre questa iniziativa al Direttivo del Grag, che ha subito accettato di cuore.
Il Grag è molto attento alla Beneficenza, io stesso ho avuto modo di partecipare a diverse iniziative nel calendario eventi divulgativi.
L’Associazione Peter Pan https://www.peterpanodv.it/ è una delle più importanti realtà italiane di aiuto e supporto ai bambini malati di cancro e famiglie in enorme difficoltà (accoglie anche rifugiati ucraini).
Quando ho proposto la serata alle due responsabili, Gerarda e Sonia, loro si sono subito dimostrate entusiaste.
La serata si è svolta il 27 Settembre, ed è stata un successo: molta partecipazione e vivacità.
L’interazione con i bambini e con i volontari è stata subito fortissima e naturale. Mentre montavamo i telescopi, i nostri piccoli amici si sono subito adoperati per aiutarci: Antonio, intraprendente e loquace, ha dato una grossa mano a mettere in postazione i due telescopi di proprietà dell’Associazione; il piccolo Erik, come una minuscola ape impazzita, disponeva i pezzi sul grande terrazzo della Casa, che sembra fatto apposta per guardare le stelle. Più che un aiuto era un vero e proprio coordinamento: erano loro a dirci cosa fare! Alessandro, il volontario, è stato molto presente e ci ha dato un grosso aiuto.
Montati i telescopi, io (Massimiliano Malerba) Marco e Giorgio ci siamo accorti che il terrazzo era già gremito di persone: piccoli astrofili pronti a volgere lo sguardo al cielo, genitori interessatissimi alle cose celesti (quante belle domande!) e molta attesa, mentre il Sole pian piano calava. La Luna, quasi piena, era già sorta e dunque non abbiamo perso tempo e subito abbiamo rivolto gli strumenti nella sua direzione: lo hanno fatto i ragazzi, adoperando senza alcuna timidezza i telescopi motorizzati, muovendoli con le pulsantiere, utilizzando gli oculari e gli accessori.
La Luna non si è tirata indietro, mostrandoci i suoi Mari, le sue meravigliose Terre e gli innumerevoli crateri; genitori e bambini hanno potuto così ammirare il nostro Satellite e fare molte foto all’oculare.
Si è fatta l’ora di cena, tutti dunque si sono precipitati giù, nel salone principale della Casa, dove abbiamo potuto intrattenere i piccoli e i grandi, mentre si offriva loro pizza e bevande, con un laboratorio didattico dedicato alla Luna e al pianeta Saturno. Perchè la Luna non cade su di noi? Ma quanto è grande, quanto è lontana la Luna? Come si è formata?
Tante domande, per rispondere alle quali i nostri vivaci ospiti non si sono certo fatti pregare: Michi, uno degli ospiti più piccini, era un vero vulcano di partecipazione disquisendo senza sosta di pianeti, orbite, distanze astronomiche, Saturno, Luna, Giove (soprattutto Giove, il suo pianeta preferito…), come un provetto astronomo; Martina non era da meno, e ci ha aiutato impersonando la Luna nei giochi che abbiamo imbastito per spiegare le orbite, le fasi e altri fenomeni celesti. E’ stato un bellissimo momento e ci siamo divertiti molto. Tutti sono stati molto partecipi.
Tornati finalmente sul terrazzo, l’attenzione si è volta a Saturno, il grande pianeta gassoso. Anche qui, con mia grande sorpresa, i piccoli hanno risposto a tante domande, anche difficili (“di che materia sono fatti gli anelli?”), dandoci molta soddisfazione. Mohammed ha fatto fotografie al telescopio mentre la sorellina Rabba guardava interessatissima. Francesco, più grandicello e molto riservato, è venuto a vedere Saturno e la Luna. La piccola Rafaela, dall’Argentina, ha dimostrato molta dimestichezza descrivendo i particolari della Luna che vedeva. La serata si è conclusa con Giove, che finalmente per la gioia di Michi (che lo aveva invocato tutta la sera!) si è mostrato, con le sue bande e i satelliti medicei, destando grande ammirazione a tutti gli osservatori.
Abbiamo avuto modo di parlare, osservare, stare insieme, fare fotografie, rispondere a domande e farne a nostra volta.
Il nostro ringraziamento va all’Associazione Peter Pan, alle responsabili Gerarda e Sonia, a tutti i volontari che ogni giorno concedono una parte importante della loro vita perchè il progetto della Casa di accoglienza vada avanti, perchè nessun sogno possa mai perdersi in nessun luogo.
Guardando quei piccoli amici, non potevo non farmi questa domanda: quanti di loro, da adulti, saranno degli scienziati? Quanti si dedicheranno davvero alla ricerca, all’arte sublime di guardare le stelle, alla ricerca della verità nel Cosmo? Forse, tra molti anni, ricorderanno questa serata. In fondo a me è successa la stessa cosa: non potrò mai dimenticare la prima volta che vidi Giove da bambino, a dodici anni.
Io spero che sia così.
Nel frattempo, è successo qualcosa di straordinario: sono stati loro, e non noi, a indicarci la via per orientare gli occhi verso il cielo e gli astri; sono stati loro, e non noi, a mostrarci le stelle, a darci una chiave per interpretare l’immensità del nostro universo, il posto in cui ci è dato a tutti di esistere: gli è bastato sorridere, parlare, starci vicino, donandoci un pochino, una piccola infinitesima parte di quel serbatoio enorme, straripante di vita che hanno dentro.
Una cosa è certa: non so se loro ricorderanno la serata, ma noi non la potremo sicuramente dimenticare.