Sutri 7 Maggio 2019

Regioni attive 2740 e 2741

Puntare il telescopio verso il Sole una mattina di inizio maggio e vedere due puntini scuri sulla nostra stella è come ricevere un regalo.

Eccole qui, finalmente possiamo osservare delle macchie solari e sono belle, sono da fotografare anche se ci sono le nuvole.

Purtroppo questo 2019 si è annunciato povero di attività solare, con oltre due mesi senza nemmeno una macchia.

La macchia solare nasce sulla superficie del Sole, la fotosfera. Contrariamente a quanto si percepisce, le macchie solari non sono scure ma molto luminose, quello che le rende scure è il contrasto con le zone circostanti che sono ancora più luminose.

Sappiamo inoltre che la fotosfera è composta di gas quindi, proprio per questo, le macchie solari, sia per forma che per dimensioni, sono estremamente variabili. La loro temperatura è inferiore alle regioni fotosferiche adiacenti, infatti si formano in presenza di forti campi magnetici che impediscono ai gas raffreddatisi sulla superficie di ridiscendere.

Osservando una macchia solare si possono facilmente individuare le due parti di cui è composta: l’ombra più scura, con una temperatura inferiore, e la penombra che circonda la prima, con una temperatura leggermente superiore.

  • Lunt LS50 B600
  • SkyWatcher AZ EQ5
  • ASI 120MC
  • irecapture
  • GIMP