L’OPOD di oggi propone dei miraggi inferiori sul mare che fanno apparire assumere le forme delle isole come i profili dei coccodrilli visti di profilo.

Le foto ci arrivano dal Paolo Volpini e ritraggono in alto la Gorgona e in basso la Capraia.

I miraggi si possono manifestare principalmente con le seguenti modalità: “miraggi inferiori”, “miraggi superiori” o con più di tre rifrazioni.

Nel caso dei miraggi inferiori (come in questa foto), gli strati atmosferici più bassi, a contatto diretto con il mare, si riscaldano maggiormente rispetto a quelli superiori; di conseguenza, se non si producono correnti ascensionali, si crea un vero e proprio tappeto di aria calda instabile sul suolo e quindi una variazione verticale di densità dell’aria tale da produrre fenomeni di rifrazione e di riflessione. I raggi luminosi che incontrano questo spessore d’aria non si propagano in modo rettilineo, ma si curvano verso l’alto, producendo un’immagine virtuale capovolta verso il basso. Sembra che la luce percorra una curva che abbia il raggio pari a circa sei volte il raggio della Terra.

Il termine “miraggio” deriva dal francese se mirer che può essere tradotto letteralmente con si riflette, ma non tutti i miraggi si manifestano con una semplice riflessione come ad esempio il raro caso della Novaya Zemya avvistata in Sicilia da Roberta Calabrese.

Rubrica curata da Marco Meniero e Marcella Botti per conto del #GrAG

Per approfondire i testi sulle fotometeore:

https://www.meniero.it/blog-ultimo-articolo/post/218498/testi-consigliati-sulle-fotometeore

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