Oggi proponiamo un alba col disco solare sotto l’effetto delle inversioni termiche. I fenomeni ottici visibili sono:

  • Green flash sul bordo superiore da Mock Mirage
  • Red rim inferiore da Mock Mirage
  • Grande macchia solare con bordo inferiore verde (appena percettibile)
  • Assorbimento atmosferico a causa della dispersione atmosferica che genera l’arrossamento del Sole
  • Bordi del disco solare fortemente frastagliati

Vediamo cosa è il Mock Mirage: il disco solare al tramonto può apparire apparentemente distorto e /o tagliato in fette orizzontali. Questo dipende dalla presenza di più strati di inversione termica che ondulano a causa delle onde atmosferiche. Quando il sole tramonta/sorge, i suoi raggi iniziano a passare attraverso le fasce d’inversione termica e quindi i raggi vengono distorti: i raggi che attraversano verso il basso vengono rifratti verso il basso in modo da incurvarsi verso la terra. Questi raggi contribuiscono a generare l’immagine solare inferiore. Il raggio superiore al contrario quando attraversa l’inversione viene è fortemente incurvato verso l’alto. All’occhio, il raggio sembra provenire da un punto più alto nel cielo e contribuisce a creare un’immagine superiore (e capovolta) del Sole.

Un singolo mock mirage è formato da due immagini: una dritta ed una capovolta. Parti del Sole si vedono spesso affondare e sorgere negli strati d’inversione termica. La parte che sorge rappresenta la parte capovolta del disco solare. A volte le differenze di temperatura negli strati di aria sono così elevate che i raggi solari vengono intrappolati e spesso possono percorrere grandi distanze prima di riuscire a fuggire.

Sulla parte superiore del disco solare con mock mirage possono apparire raggi verdi/blu multipli, mentre sulla parte inferiore si può generare il raggio rosso sotto il disco solare. (Nella foto che proponiamo si vedono entrambi)

L’autore della ripresa è Orazio Mezzio, ecco le sue parole:” Ho fotografato la nostra stella sorgere nel cielo del mediterraneo il giorno dopo il solstizio d’inverno. Ho realizzato lo scatto dalla Valle dell’Anapo, 450 m slm, mentre puntavo l’obiettivo al largo della riserva marina del Plemmirio, distante 30 km circa dalla mia postazione. Nel corso della sequenza degli scatti ho potuto riprendere il sole farsi spazio fra le nuvole; la sua luce per mostrarsi a noi terrestri ha danzato fra di esse fino a dare un singolare spettacolo. Il file digitale infatti è stato interessato da un gioco di fenomeni fisici, ottici ben conosciuti, fino a sovrapporre fotometeore di diversa origine e macchie solari”.

Dati tecnici: 23 dic, 2023 – h 7.10. Nikon D750, Sigma art 150-600@600. f/6,3 1/160 sec iso 100

Rubrica curata da Marco Meniero e Marcella Botti per conto del #GrAG

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