Lo scorso 12 agosto è stata lanciata la sonda Parker Solar Probe la quale prende il nome dallo scienziato Eugene Parker che per primo ipotizzò lesistenza del vento solare nel 1958, ovvero una corrente di particelle ad alta energia. Il vento solare provoca delle alterazioni del campo magnetico della Terra e degli altri pianeti del sistema solare, questo può creare delle tempeste magnetiche che, oltre a regalarci meravigliose aurore boreali, possono causare degli enormi problemi alle telecomunicazioni, alle reti dell’energia elettrica, alle sonde spaziali e ad arrecare danni alla salute degli astronauti.

Questa sonda ha un’importanza fondamentale per fornirci dei dati che fino ad oggi non potevamo avere sulla Corona solare, ultimo strato della nostra stella, visibile unicamente durante uneclissi totale.

Con la Parker Solar Probe abbiamo delle nuove possibilità, infatti, tra il 31 ottobre e l11 novembre, la sonda si è tuffata per la prima volta in questo strato solare per noi ancora sconosciuto, inviando l8 novembre la prima foto della Corona.

La Parker è stata principalmente progettata per rispondere a tre fondamentali quesiti sulla fisica solare.

Il primo: come fa la corona ad avere una temperatura di circa 300 volte maggiore a quella dello strato visibile sottostante?

Il secondo: in che modo il vento solare accelera così rapidamente?

Il terzo: come fanno alcune delle particelle più energetiche del Sole ad allontanarsi a razzo dalla stella a più della metà della velocità della luce?

La sonda è dotata di quattro suite di strumenti in grado di raccogliere informazioni sulla misurazione dei campi elettrici e magnetici del Sole, sulle particelle del vento solare e per fotografare immagini dell’ambiente circostante.

L’importanza della sonda è data soprattutto dalla grande vicinanza al Sole, permessa da uno scudo termico estremamente sofisticato, che fornirà agli scienziati lopportunità di studiare questi fenomeni da una posizione privilegiata come non è stato possibile fino ad ora.

Immagine inviata dalla sonda Parker Solar Probe l’8 novembre. In questa foto è visibile Mercurio. (oggetto luminoso)
Crediti: NASA/Naval research Laboratory/ Parker Solar Probe.