Poter scrivere e raccontare di un raduno di astronomia potrebbe sembrare facile, ma non è mai semplice trasmettere emozioni e gioie a chi non le ha vissuto in prima persona, parlare del ritrovare amici lontani accomunati dalla stessa passione, oppure nuovi amici che fraternizzano cogliendo l’occasione di un evento del genere, al buio, sotto le stelle, sotto il cielo di Monte Romano… ecco è questo il difficile da scrivere in un articolo di per se semplice, trasmettere la gioia di stare un intero week end con gli amici vicini e lontani, parlare della nostra passione, delle nostre vite, dei piccoli o grandi avvenimenti positivi e, purtroppo, anche negativi della vita… questo è oramai lo stampo distintivo dello starparty nazionale del Centro Italia GrAG, un incontro tra amici, quelli veri, quelli che aspettano un evento del genere per ritrovarsi e stare tutti insieme…

Tutto ha avuto inizio venerdì 13, sotto l’implacabile caldo estivo maremmano, organizzata l’area sociale GrAG in settori, dato che quest’anno l’evento vedeva in programma numerosi e interessanti eventi come il workshop fotografico sulla fotografia notturna del cielo stellato e della Via Lattea tenuto da Alessandro Cantarelli e Federico Putigliano, che tra l’altro ha avuto un successo di pubblico oltre le aspettative, l’area espositori con la presenza di UnitronItalia che ha approfittato di questo evento tra astrofili per proporre e far provare le ultime novità sul mercato italiano per quanto riguarda la strumentazione astronomica, e le tre aree tecniche dedicate agli astrofili, una per le osservazioni visuali, l’altra per le postazioni astro fotografiche e l’altra ancora, molto apprezzata durante tutta la serata del venerdì, dedicata alla divulgazione al pubblico.

A dire il vero c’è stata anche un’altra area che ha visto l’apprezzamento migliore, quella dell’aperitivo, prelibatezze che sono giunte praticamente da tutto il nord e centro Italia insieme a eccellenze dei migliori vini della nostra splendida nazione, questo è stato il vero inizio e cerimonia di questo raduno di grandi amici, come già detto.

L’occasione unica per suggellare definitivamente il gemellaggio tra il GrAG e l’Osservatorio Astronomico Galileo Galilei presente, come ogni anno, con gli amici Marco Vaccarin e Alessandro Segantin con lo scambio delle rispettive “divise ufficiali” con il Presidente GrAG Antonio Giarrusso:

e poi via, nell’attesa del buio, con scambi di pareri ed esperienze e l’arrivo dei primi curiosi ospiti, molti di loro, spiazzati letteralmente dall’intensità del buio nella nostra area astronomica, buio sempre più difficile da apprezzare dalle nostre città:

Scena dal workshop fotografico:

Ma arriva il buio, e Lasco di Pico si trasforma in uno dei luoghi astronomici migliori d’Italia:

La vera sorpresa come detto è stata la sera/notte del venerdì, il parcheggio dell’area osservativa che si riempie a dismisura, non c’è più posto neanche per una vettura oltre, l’area divulgativa che si riempie di persone affascinati dalle spiegazioni impeccabili di Phil, Fabrizio e Nicoletta, poi arriva anche il socio Tommaso a dare man forte, mentre il Presidente del GrAG Antonio Giarrusso e il Segretario Paolo Zampolini insieme al Tesoriere Massimo Costa e Massimo Di Lazzaro del Consiglio Direttivo spendono sempre una parola per ogni partecipante del raduno.

La notte passa in fretta, albeggia e solo ora gli irriducibili smontano la propria strumentazione per guadagnare la strada di casa, ma non è finita, perché è già sabato e già dalle 17 l’area si ripopola di astrofili per la seconda e ultima serata del raduno, oggi il meteo è un poco più ballerino ma è sempre molto buono, si preparano gli strumenti per la notte:

Arriva anche il gruppo di amici di Napoli, Stefania e Alberto, Alessandro, Giovanni tutti simpaticissimi e impazienti di iniziare, ma anche moltissimi amici di Roma, alcuni come Stefania e il marito ci hanno raggiunti nonostante la febbre altissima, ma stiamo qua, non ci importa nulla, ci siamo, noi ci siamo, il cielo c’è e tutto il resto sono solo emozioni che rimarranno indelebili nella storia del GrAG, come il brindisi finale di saluto tra gli amici.

Parlare di risultati o di numeri è riduttivo e non renderebbe veramente l’idea della portata dell’evento,  possiamo dire di aver confermato i numeri dello scorso anno che non sono assolutamente pochi, soprattutto in virtù di avere nelle serate in questione, ben altri 2 starparty sul territorio nazionale, oltre 100 presenze quindi nell’intero week end e oltre 50 strumenti posizionati in batteria e puntati verso l’infinità del cosmo.

Non posso chiudere il resoconto senza ringraziare tutto il GrAG, nessuno escluso, ognuno è stato un ingranaggio prezioso dell’organizzazione, grazie anche all‘Università Agraria di Monte Romano per supportarci sempre nelle nostre attività, alla Pro loco locale, grazie a tutti per averci raggiunto a Lasco di Picio, al prossimo anno, dove già nuove idee affiorano per la prossima organizzazione 2019!