È la prima volta che vado all’Astroparty di St. Barthelemy, nonostante la distanza dalla mia abitazione, ho voluto provare a partecipare. Sarei andato anche se fosse stato tempo non buono, al massimo era una scusa per una vacanza settembrina in alta montagna.

 

LOCATION

St. Barthelemy-Lignan è un posto molto caratteristico e tranquillo, a 1675 mt circa slm, con una notevole apertura dello spazio celeste.

Circondato da pratoni di alta montagna, sorge l’osservatorio, moderno e molto curato, una grande cupola ben visibile già da lontano. Più a valle, vicino all’Ostello, il planetario, aperto alle visite del pubblico nei giorni dell’Evento.

Lungo la strada di accesso ci sono le esortazioni ad abbassare le luci (utile dirlo). Lascio tutti i dettagli tecnici al sito internet http://www.oavda.it/ITALIANO/index.htm

All’arrivo in paese si potevano notare già alcuni appassionati intenti al montaggio delle proprie attrezzature nel campo sportivo sottostante, pure adibito all’osservazione libera e luogo dove si svolge l’esposizione e le conferenze al coperto di un tendone: c’era solo Geoptik oggi, vigilia dell’evento, ma ne riparleremo.

A fianco dell’area parcheggio interna all’osservatorio si trovano le piazzole, queste a pagamento, ma tutto sommato in posizione di gran lunga migliore: più elevata e all’interno del recinto della struttura. Piazzole non immense ma sufficienti, disponibilità di corrente elettrica, posto di ristoro dell’osservatorio aperto h24, ottimo accesso, carrello disponibile per il trasporto delle attrezzature. Ho montato il dobson in perfetta tranquillità, collimato e coperto, in attesa della serata.

Ho incontrato Paolo Calcidese, l’organizzatore, molto gentile e disponibile, che mi ha fatto scegliere la postazione preferita, avvertendomi di tener conto della presenza di molti astrofotografi che potevano magari avere fonti luminose attive, anche se rosse…

Bellissima location, tranquillità assoluta.

 

PRIMA SERATA Giovedì 21 Settembre

Sono salito al luogo di osservazione verso le 21,30, temperatura 8 gradi, le luci dei paesi circostanti nella vallata e anche quelle di zona tutte accese, anche se non poi molte… ma lo Starparty ancora non è ufficialmente iniziato… vabbé.

Non ho potuto però far a meno di notare i lampioni lungo la strada del paese, coperti con dei cappelloni enormi, in struttura stabile, per evitare che la luce andasse verso l’alto, con la strada tuttavia ottimamente illuminata: questo dovrebbe essere di esempio e potrebbe essere applicato ovunque. Massimo sfruttamento della luce ma nella giusta direzione!

Viale carrabile di accesso all’osservatorio al buio totale.

All’osservatorio la serata didattica era dedicata ai ragazzi ai quali, nell’apposita area, venivano spiegate le meraviglie del cosmo e venivano fatti osservare gli astri con i telescopi dedicati.

Il vialetto verso le piazzole aveva le luci rosse a tempo minimo di accensione, automatica al passaggio.

Già presenti altri appassionati, di cui uno con due portatili accesi. E non rossi. Dannatamente fastidiosi! Mi rammarico solo di non essere capace di attaccar briga, non è nelle mie corde, ma uno che ha questo hobby non dovrebbe aver bisogno di essere ripreso per tali cose. Ma probabilmente c’è chi se ne frega altamente degli altri. Avrei dovuto dare retta a Paolo Calcidese e mettermi più distante.

Detto questo, direi che comunque per questa prima sera le condizioni non erano per nulla ideali. Certo, cielo sereno, moltissime le stelle visibili, buona Via Lattea, anche se non incredibile, qualche velatura, umidità notevole nell’aria ma stagnante e senza condensazione. Assenza di vento, o quasi. Trasparenza così così, seeing pessimo. Inizialmente pensavo di aver problemi e ho controllato più volte la collimazione, che era perfetta. Star test ottimo a 300x in intra ed extra focale.

Il problema è che il massimo ingrandimento possibile era fino 100x e non di più. Il mio dob è 12” f5 e il massimo che potevo usare era il 18mm, ho osservato una nebulosa velo letteralmente commovente e bellissima nella sua delicatezza e per intero nelle sue due componenti, utilizzando un 24mm a largo campo, ma con il 13 già era impossibile mettere a fuoco. Dopo poco ho capito che l’inconveniente non accadeva solo a me ma a tutti: altri stavano discutendo proprio di questo problema e pure loro pensavano di aver difetti all’attrezzatura. Mal comune mezzo gaudio. Del resto le condizioni descritte sono del tutto naturali e casuali, non certamente risolvibili, neanche nei migliori luoghi osservativi.

La situazione è migliorata leggermente dopo la mezzanotte.

Il problema che purtroppo rimane è un po’ di inquinamento luminoso. Torino a Sud Est e Aosta a Ovest sono due fuochi ardenti e il cielo ne risente. Il vero buio è un’altra cosa e per mia fortuna l’ho sperimentato anche molto più vicino a casa.

SQM valutato in 20,7-20,8. Non di più.

Ad ogni modo, buona la situazione nelle altre direzioni, verso Est e Nord, e l’altezza geografica del sito rende molto piacevole l’osservazione del profondo cielo.

Serata terminata alle 2,00. Troppo stanco della giornata di viaggio.

 

Venerdì 22 Settembre

Molte le conferenze informative tenute nell’apposito tendone al campo, dettaglio all’indirizzo http://www.starparty.it/1/star_party_2017_programma_748781.html, e molti gli espositori presenti con alcune novità e chicche da strumentite acuta.

Presentazione dello splendido libro fotografico e divulgativo di Paolo Calcidese “Gateway to the sky”, con record di vendite.

L’accesso al campo è ben organizzato, così la disposizione dei presenti, con attrezzature e mezzi, camper compresi: un vero Astro-camping. Servizio bar e ristoro sempre attivo. Personale gentilissimo e disponibile. Misure di sicurezza e prevenzione, con Vigili del Fuoco e quant’altro, sempre presenti.

Serata questa volta splendida! Cielo eccezionale e limpido, nonostante la giornata, calda e soleggiata ma con molte nuvole e velature presenti, facesse temere il peggio.

Moltissimi astrofili presenti, anche la piazza principale del paese completamente occupata dai Dobson e gratuita. Questa volta, come da programma, tutte le luci pubbliche e private spente. Un’atmosfera magica e ormai purtroppo perduta. La natura nella sua vera espressione notturna.

La valle circostante splendidamente buia… non però quella sottostante, ovviamente, Nus e vallata principale belle come il sole (ma di notte non ci dovrebbe essere), che facevano il paio con Torino e Aosta (e chi le leva quelle?).

Questa volta la sezione divulgativa dell’osservatorio era rivolta al pubblico adulto, anche se ciò che veniva illustrato era lo stesso della sera prima, ma, si sa, siamo tutti un po’ bambini…

Ad ogni modo, ho passato una serata piacevolissima, tutt’altro che in solitudine, forse con qualche lumino di troppo, ma inevitabile, ma ricca di soddisfazioni osservative: a partire dalla costellazione della Lira a quella del Cigno, dell’Aquila, per arrivare più tardi all’Auriga con i suoi ammassi, al Toro con le Pleiadi veramente splendide e a tanto di ciò che si può osservare solo sotto cieli adeguati. Questa volta anche gli ingrandimenti si potevano spingere molto e così osservare particolari e stelle doppie particolarmente puntiformi e ben nitide.

Fine serata osservativa alle ore 3,30, con Orione ben stagliato nel cielo.

 

Sabato 23 Settembre

Folla numerosa, anche di semplici visitatori e curiosi, ha riempito St Barthelemy. Nella pubblica piazza nel pomeriggio è stato montato un Dobson puro, da 75 cm x 3mt di focale, appartenente a Bertucci. Era coperto quando l’ho visto e tale è rimasto, o forse scoperto per poco perché la giornata è stata molto variabile, anche con qualche piovasco. La nottata non è stata migliore, perturbata fino al mattino, con qualche apertura ma non certo soddisfacente. Peccato.

E si aspettava anche quello da 1mt x 5 di focale. Si dice sia un Newton modificato: la luce, dopo essere stata riflessa dal primario è direzionata ad un secondario a circa 2/3 dell’altezza del tubo del telescopio, come nei Cassegrain, e poi ad un terziario inclinato a 45° rispetto all’asse. Riducendo così l’altezza a 3mt e non a 5. Ma non l’ho visto.

Comunque tutto il paese era invaso da telescopi di ogni genere. Uno spettacolo.

 

Domenica 24 Settembre

Cerimonia di premiazione astrofotografica e chiusura dell’Evento.

 

Conclusioni

Decisamente un bel fine settimana, in un mondo che sento molto vicino, persone molto cordiali e disponibili, bellissimo posto di montagna. Un’ottima occasione d’incontro e di scambio di idee per crescere. Per quel che mi riguarda un po’ lontanuccio da casa. Al rientro, oggi, ero veramente “stracciato”. Raccomandabile per chi ha voglia e per chi è vicino.