Dopo oltre 270 giorni senza macchie, di cui più di 30 consecutivi, il 23 dicembre ecco 2 piccoli puntini sulla fotosfera, ed ancora 2 il giorno dopo.

Niente di particolarmente eclatante si potrebbe dire, se non fosse che queste piccole macchie ci annunciano che sta per iniziare il 25° ciclo solare.

Sappiamo che i cicli solari hanno una durata di circa 11 anni, ma come si può affermare con certezza quando ne inizia uno nuovo? Dalla polarità e dalla posizione delle macchie stesse.

Nel 1908 George Ellery Hale un astronomo statunitense scoprì i campi magnetici e la polarità nelle macchie solari. Questo studio lo portò ad enunciare delle leggi che presero appunto il nome di leggi di Hale.

La prima spiega che, in un sistema bipolare di macchie, quella che precede ha polarità opposta a quella che segue, e inoltre che questa polarità è invertita nell’emisfero Nord rispetto a quello Sud.

 

                              (In questa immagine scattata il 24 dicembre si possono vedere le due coppie di macchie)

La seconda legge di Hale ci dice che la polarità delle macchie si inverte nei cicli successivi. Per meglio spiegare, se nel 24° ciclo abbiamo la macchia che precede con polarità negativa nell’emisfero Nord sarà positiva in quello a Sud, nel 25° ciclo avremo la macchia che precede con polarità positiva a Nord e negativa a Sud.

La posizione delle macchie solari all’inizio di un nuovo ciclo è a latitudini tra i 30° e i 35° sia al Nord che al Sud, per poi intensificarsi di numero e scendere fin verso l’equatore. Questo è di facile evidenza grazie al diagramma di Maunder.

I coniugi Maunder, grazie ai loro studi sul Sole e utilizzando i dati raccolti tra il 1874 ed il 1902, realizzarono nel 1904 il famoso diagramma a farfalla.

In ogni caso, i cicli solari non hanno tutti lo stesso andamento, se ne possono avere di molto attivi come avvenne nel diciannovesimo ciclo e viceversa assai poveri di attività.