Tanti auguri GrAG.
Sembra ieri quando 6 intrepidi ragazzi che, nel buio della notte, decisero di fondare il Gruppo Astrofili Galileo Galilei e, nelle tenebre ventose di quell’ 8 febbraio 2015, si riunirono per ufficializzare ed unire i loro sforzi per portare nel Lazio una nuova Astronomia, aperta a tutti e dedita alle attività che più piacciono a noi astrofili, fotografare e osservare il cielo!
Siamo partiti con tanti sogni e poche certezze, anzi nulle, ed è solo con la lungimiranza dei soci e la fortuna che aiuta sempre gli audaci che siamo riusciti a inanellare un successo dietro l’altro che ci ha portato a oggi a poter contare su un gruppo di soci numerosi che sono, per prima cosa, amici fidati.
Spegniamo le nostre prime 3 candeline, ma, come bambini, cresciamo anche noi ogni giorno dell’anno nella convinzione di voler fare sempre meglio e di stupire le persone che ci seguiranno.
Ed è per questo che il grande “soffio” per spegnere le candeline vogliamo farlo insieme a tutti Voi e Vi regaliamo due poesie di due nostri soci:
“” E se è vero che tre anni fa, in questo giorno, di valorosi erano solo in sei….
Tanti auguri di cuore al numeroso gruppo astrofili Galileo Galilei…
Qualcosa di funzionale, fraterno ma soprattutto civile…
A confronto non regge neppure l’osservatorio remoto in Cile….
Certo, saremo sprovvisti di altitudine, dovuta alle Ande, ma ci diamo
comunque tutti una mano….
Questo può succedere solo a Lasco di Picio, a Monte Romano…
Ringraziamo, in particolare, il sostegno dell’Università Agraria venuto poi…
Per il miglioramento del GrAG, qualsiasi nuovo passo dipende solo da noi…
Umili e ricchi di tanta passione e di amore nel divulgare….
Qui di bene ci si “azzuffa” tra chi il cielo osserva e chi lo vuole,
in santa pace, fotografare…
Tutti bardati ed uniti nelle ombre del buio profondo…
Poi tornare a casa e mettere in secondo piano quello che succede in
questo preciso mondo. “”
di Yuri Valeri
e
“” Flautata notte che le anime cheti
e da me tutti gli affanni disgiungi
Nel tuo corvino mantello m’avvolgo
e nel leggero benigno silenzio
flessuoso airone nell’aere mi libro.
Tu benevola sconfinata notte
di quieto tempo di tregua, regina,
di giorni che giungeranno incuranti.
Non il traghetto all’aurora novella,
ma lenta nave nel mare infinito.
E mille piccoli soli lontani
splendono nel vellutato tuo blu.
Nel cuore errare, mia spaziosa notte,
tra onde cullanti è un sì dolce naufragio.
Oh carezzevole immensa mia notte!””
di Daniela Mazzarino
… E allora … tanti auguri GrAG.