L’OPOD di oggi va a Elena Pinna per aver ripreso Venere con la corona atmosferica.
Quando la luce di un astro (nel nostro caso Venere) attraversa i ghiacci e le gocce d’acqua nelle nubi sottili, si possono creare variopinte colorazioni sulle nubi in forme raccolte come le corone. I colori dipendono dalla diffrazione della luce causata da piccolissime particelle che sono poco più grandi della lunghezza d’onda della luce. L’esatto angolo tra cui varia il massimo ed il minimo dell’intensità luminosa dipende sia dalla grandezza della particella atmosferica, sia dalla lunghezza d’onda. La forma della particella non è determinante nel processo diffrattivo, ma è importante che la nube contenga sia cristalli di ghiaccio, sia gocce d’acqua. Per esempio se tutte le particelle avessero la stessa forma, l’angolo di diffrazione dipenderebbe solo dalla lunghezza d’onda della luce e questa sarebbe scissa in anelli. Questi anelli sarebbero visti come corone intorno alla Luna o al Sole o, in rari casi, ad un astro con magnitudine apparente negativa (Giove, Venere, Sirio…).
Rubrica curata da Marco Meniero e Marcella Botti per conto del #GrAG APS
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https://www.meniero.it/blog-ultimo-articolo/post/218498/testi-consigliati-sulle-fotometeore
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