Williamina Paton Stevens Fleming nacque a Dundee il 15 maggio 1857 e morì a Boston il 21 maggio 1911. Era una donna scozzese che, all’età di 19 anni, lasciò tutto per iniziare una nuova vita con suo marito a Boston, Massachusetts.

Dopo due anni di matrimonio suo marito la abbandonò mentre lei aspettava il suo primo figlio, allora Williamina cominciò a cercare lavoro come cameriera per mantenere il suo futuro bambino.

Il caso volle che il professor Edward Charles Pickering si imbattè nel suo cammino. Pickering, che l’aveva assunta per svolgere le faccende domestiche, era un professore di fisica e il direttore dell’Osservatorio di Harvard. Era a capo di una squadra tutta maschile che lo aiutava nei calcoli di routine e nei compiti amministrativi. Poté apprezzare fin dal primo momento le grandi capacità e l’intelligenza dimostrata dalla sua nuova governante, al punto che una delle sue frasi più famose fu quella che gridò alla sua squadra di assistenti: “Anche la mia domestica potrebbe fare un lavoro migliore!“.

Ebbene, dal 1881 Williamina iniziò a lavorare come “calcolatrice umana” all’osservatorio diretto da Pickering!

Una volta lì, dimostrò il suo talento nel lavorare in campo scientifico identificando più di 10.000 stelle e ampliando la classificazione usata a quel tempo. Introdusse un nuovo schema organizzativo basato su 16 tipi, che assegnava una lettera ad ogni stella (dalla A alla Q, saltando la J) in base alla quantità di idrogeno visibile nel suo spettro.

Questo lavoro fu pubblicato nel 1890, diventando uno dei tanti contributi di Williamina Fleming nel campo dell’astronomia. Pickering la citò nelle pagine interne e la riconobbe pubblicamente come ideatrice del nuovo sistema. Il lavoro di Fleming è la base della classificazione spettrale usata oggi!

Durante la sua carriera, Williamina scoprì 59 nebulose gassose, oltre 310 stelle variabili e 10 novae. Uno dei suoi più grandi successi fu la scoperta della Nebulosa Testa di Cavallo nella costellazione di Orione nel 1888, che più tardi divenne nota come IC 434.

Guadagnò anche la nomina di curatrice della collezione fotografica dell’Osservatorio Astronomico, membro onorario della Royal Astronomical Society di Londra e, poco prima della sua morte, ricevette la medaglia Guadalupe Almendaro dalla Società Astronomica del Messico.

La storia di Williamina Paton Stevens Fleming, è una storia di grande ispirazione e di riscatto. Essa ci insegna che anche nei momenti più difficili della nostra vita, dove si pensa che ormai più nulla possa migliorare le cose, non bisogna mai rassegnarsi e lasciarsi sprofondare nella propria tristezza, perché la luce nella nostra vita può arrivare in qualsiasi momento quando meno ce l’aspettiamo.

Fonti: www.newenglandhistoricalsociety.com , www.bbvaopenmind.com

Articolo di: Claudia Consiglio